In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!». Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?». Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio». Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti abbiamo seguito». Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Vangelo secondo Luca (18,24b-30.)
1. “ Quanto è difficile, per chi possiede ricchezze , entrare nel regno di Dio “
Spesso buttiamo tutto sulla ricchezza, ma essere ricchi non è un peccato, usare male dei soldi sì.
La questione credo stia tutta nel verbo: possedere, perché spesso quel bisogno di possedere fa sì che siamo noi ad essere posseduti.
Non si entra nel regno di Dio se si possiede, perché, quasi sempre, possedere è un legame che ci allontana dalla coscienza più vera di noi stessi, dal nostro bisogno di essere salvati.
2. ” E’ più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago “
Cioè, è impossibile salvarsi per chi vive possedendo.
Ma il possedere perché c’è? Perché abbiamo bisogno di possedere per sentirci al sicuro?
Perché il possesso sembra riportare in noi noi stessi, il possesso libera dalla vertigine della dipendenza.
E’ come al tempo di Adamo ed Eva: volevano la mela per non dover dipendere.
Mentre la sola posizione di verità è quella di quando siamo stati davvero dipendenti, lì siamo stati liberi. Ci compiamo solo quando cediamo a un abbraccio.
3. ” Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio “
Non siamo noi a salvarci, è Gesù.
Questo attesta che. il nostro compito non è fare in modo di passare per la cruna dell’ago ma è, piuttosto, non smettere mai di chiedere a Dio che ci salvi.
E questo ci fa prendere coscienza che se siamo qui, questa mattina, se siamo affezionati a Gesù, è proiprio perché Lui è venuto a cercarci.
4. ” Non c’è nessuno che abbia lasciato … per il regno di Dio“
La ricompensa promessa non è altro che la presa di coscienza di quello che è accaduto quando il nostro cuore ha iniziato a desiderare il Suo Regno.
Desiderare di vivere la pienezza dell’amicizia con Lui è già viverla, perchè è sempre Lui che compie.
Oggi, non mettendo una delle “solite” immagini di opere d’arte, vi regalo un interessante articolo di Avvenire dove si mostra come il tentativo di dare senso alla storia del cammello e della cruna sia tanto avvincente per gli esperti quanto inspiegabile.
La conclusione dell’articolo è molto intelligente e per nulla scontata.
Buona lettura.
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/cammello-corda-porta-ago
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