Martedì 4 febbraio 2025

Artisti di strada.

Se vi è capitato di transitare per viale Palmanova, entrando o uscendo in auto da Milano, avrete certamente notato che al semaforo di inizio, o fine viale, sono spesso presenti dei giovani artisti di strada, spesso stranieri; numerose e diverse sono le abilità che mettono in mostra nel tempo di un semaforo rosso, e così ormai mi fermo con la domanda: “chissà oggi cosa mi offriranno da vedere?”.

Ieri per chi entrava a Milano nel buio della sera, era possibile vedere anche da lontano il bagliore di un’asta con due torce che vorticavano sopra e intorno a una persona minuta; per chi come me stava uscendo da Milano era possibile scorgere, solo arrivati nei pressi, un ragazzo che faceva vorticare nell’aria sei palline colorate. Il buio rendeva difficile godere dello spettacolo ma la maestria era davvero tanta. Guardando quell’artista mi è venuto da pensare a quante ore può aver dedicato ad apprendere quell’abilità, che certamente deve essere il frutto di una passione, che non credo gli dia da vivere.

Allora mi sono reso conto che la questione grandiosa non stava nell’abilità finale ma stava proprio in quell’aver affidato la vita a una passione.

Pensavo poi al buon Dio: un artista così appassionato della salvezza degli uomini da volerne fare uno spettacolo per il mondo intero, e per questo capace di passare il tempo ad esercitarsi e a ricominciare per poter realizzare la sua indomabile passione.

Così ho capito perché a quei ragazzi lascio sempre almeno un euro.


dalla liturgia ambrosiana:

In quel tempo.
Il Signore Gesù partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.

Vangelo secondo Marco 6,1-6a.

Siamo motivo di scandalo non perché non andiamo bene o siamo sbagliati ma perché non corrispondiamo a quello che gli altri si aspettano da noi. Questo è quello che accade anche a Gesù: viene guardato con sospetto perché non corrisponde allo schema.

Ma come mai applichiamo degli schemi a persone e cose? E perché ci aspettiamo che anche Gesù debba essere una “nostra” proiezione?

La risposta più semplice, che credo possa costituire un punto di partenza nella riflessione su questo episodio del vangelo, viene dal bisogno umano di vederci confermati, accogliere la novità non è semplice se ci mette in discussione; e Gesù era davvero “incomprensibile” nel suo modo di presentarsi. D’altra parte ci è accaduto di essere felici di ogni cambiamento quando prima della nostra attesa era in gioco un amore: da chi ti vuole bene sei sempre aperto a ricevere ogni forma di novità e cambiamento. il punto è essere certi di essere amati da chi ti si para di fronte. Se Gesù è un estraneo quello che fa e che dice è sempre discutibile.

Ma anche davanti a chi ha tutti i pregiudizi del mondo Gesù compie dei miracoli: non ci molla proprio mai!


Scuola di Comunità
IL SENSO RELIGIOSO

Questo modo attraverso cui la realtà mi colpisce dimostra l’esistenza di qualche cosa d’altro. Ma come?

Nel capitolo precedente don Giussani ha messo in chiaro ciò che accade nel rapporto, intenso, con la realtà ora cercherà di mostrarci qual è il meccanismo interno a questo generarsi delle domande. La cosa mi stupisce sempre perché ancora una volta la fede viene trattata con metodo scientifico e non come sentimento, c’è un rigore che credo vada imparato per tutto. Essere seri con la vita è la grazia della curiosità, quella vera, quella di chi vuole arrivare alla radice delle cose.


Commenti

2 risposte a “Martedì 4 febbraio 2025”

  1. Bellissimo! e soprattutto vero…

    Grazie!

    1. Lucia Porro

      Carissimo donC sempre puntuale nelle riflessioni anche le più semplici. Mi riferisco ai giocolieri di strada. Si, avranno pure la”passione” per quello che fanno, ma SOPRATTUTTO la necessità di avere qualche euro per MANGIARE o pagare l’affitto a prezzi imposti esorbitanti. Cmq.chiudo con un grazie che mi aiuta a riflettere ed a pregare durante la mia giornata intensa. (classe 1938)

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