Dedicazione del Duomo | 19 ottobre 2025

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».

Vangelo secondo Luca ( 6,43-48. )

1. ” Con pietre vive ed elette tu edifichi alla tua gloria un tempio eterno. “
Questo punto di partenza della liturgia odierna è in realtà un grande respiro, non è un gesto di puro ottimismo, è proprio una boccata d’aria.
Saremo anche piccoli e peccatori ma per Gesù e la Chiesa intera siamo pietre vive ed elette.
Quel luogo santo che è la Cattedrale, che è il nostro duomo, è edificato, costituito da quelle pietre che siamo noi. Per questo il duomo ha migliaia di statue!
E così ecco spiegato anche perché è così caro ai milanesi.

2.
Ma che cosa vuol dire essere pietre vive ed elette? Come si può essere parte viva di quel corpo che è la Chiesa che ci genera?
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo “,
il problema sempre connesso a queste parole di Gesù è sempre quello della loro immediata riduzione a morale mentre credo che il vero invito di Gesù sia a riconoscere ciò che si é.
Pietre vive … essere vivi è la condizione per essere eletti; ed essere vivi significa riconoscere innanzitutto ciò che siamo, ciò che siamo chiamati ad essere.
Ogni albero si riconosce dal suo frutto
ciò che siamo è reso evidente dal nostro dare frutto, dal nostro modo di vivere. Ma cosa significa questo concretamente?
Qual è il frutto di una pietra? Il suo stare, la sua staticità, il frutto della pietra è per noi la possibilità di costruire in modo sicuro.
Potremmo aspettarci di produrre frutti colorati, belli, succosi, ma invece il frutto dell’essere se stessi è las via alla stabilità per tutti.

3.
Cosa significa quindi che le pietre sono elette?
Un uomo … che ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia
L’elezione è questo essere riconosciuti e usati per sostenere la vita di altri.
Compito vero della vita del credente è arrivare a essere pietra su cui costruire, cioè arrivare a mettere sè a disposizione dei fratelli, come Gesù.


Francesco Ferruzzi, Le guglie del Duomo di Milano.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *