Giovedì 15 maggio 2025

Sono salito in casa all’inizio del pomeriggio per farmi un caffè; mentre lo sorseggiavo ho acceso a caso la televisione e mi sono ritrovato le immagini di una corsa in bicicletta, subito il commentatore mi ha conquistato perché le sue prime parole sono state: “vi spiego perché si dice che le cicogne portano i bambini”, forse la corsa in quel momento era noiosa e lui cercava di intrattenere gli spettatori, forse, più probabile, stavano attraversando una zona abitata da quei volatili, fatto sta che la cosa mia ha parecchio incuriosito.
Ormai quelle poche volte che guardo la televisione guardo documentari sulla natura, e quindi la premessa del telecronista mi ha acceso.
Così ha raccontato una cosa immaginabile: le cicogne nidificano sui fumaioli delle case perchè un tempo, all’arrivo di un neonato, i camini erano costretti ad un lavoro più intenso perché la casa potesse accogliere al meglio la vita del neonato. Nelle altre case il camino era poco usato, perchè la legna per alimentarlo costava e perchè si cercava di far bastare il caldo degli animali.

“Ma così” ho subito pensato “sono i bambini che portano le cicogne” e non viceversa come sempre ho pensato. Mi è crollato il mito della cicogna che vola portando nel becco il fagottino dove c’è il neonato!

La cosa che poi veniva detta è che questa prima nidificazione, se lasciata in pace, poteva essere l’origine di una presenza a volte centenaria: la vita genera vita e dura per sempre, va ben oltre la vita di chi accende il camino!

Che bello pensare che noi siamo nati in una storia che porta sempre frutto e che continua nel tempo.


dalla liturgia ambrosiana:

In quel tempo.
Quando ormai si era a metà della festa, il Signore Gesù salì al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia. Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». Rispose la folla: «Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?». Disse loro Gesù: «Un’opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione – non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi – e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un uomo? Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!».

Vangelo secondo Giovanni 7,14-24.

“Come mai conosce le Scritture, senza avere studiato?”
Il pericolo di tanti, me compreso, è quello di essere determinati da un’idea della conoscenza che si riduce a ciò che si sa, anche se poi si finisce a giudicare tutto secondo le apparenze.
Quindi, cosa vuol dire Gesù chiedendo di giudicare con giusto giudizio? In questo brano mia pare che siano due strade per tentare una risposta: la prima via è quella del giudicare le cose da “mandato”, come Gesù che parla guardando il Padre.
La seconda strada è contenuta nella osservazione semplice ma reale e concreta: il bene dell’altro; chi manda ha a cuore il bene intero dei suoi figli.


Scuola di Comunità
IL SENSO RELIGIOSO

1. Educazione alla libertà come responsabilità

Se la realtà chiama l’uomo a qualcosa d’altro, educazione alla libertà è uguale a educazione alla responsabilità.

L’immagine che ne esce è quella della libertà come responsabilità: sono libero perchè sono quello che devo essere, perchè sono in grado di abbracciare lo scopo ultimo del mio essere al mondo e dell’esistere della realtà tutta. Educarsi alla responsabilità è possibile custodendo la capacità di leggere la realtà come segno, perchè di fronte a un segno che, ultimamente, non è chiaro chiedi che cosa sia, perchè ti aspetti che indichi qualcosa.


Commenti

Una risposta a “Giovedì 15 maggio 2025”

  1. Tutto è intriso di vita; spetta a noi darLe spazio, riconoscerla.
    Questa tua storia ce lo ricorda, queste tue parole perché non sia sommersa dalla cenere e soffocata, ma fuoco che riscalda e dia vita.

    Come quel camino.

    Grazie

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