Lunedì  9  settembre  2024

Ma quando, la scorsa settimana, c’erano 35 gradi le chiocciole dov’erano?

E’ la domanda che mi è affiorata in testa ieri sera, quando nel buio di una via male illuminata mi sono accorto di alcune decine di chiocciole grandi e piccole che sbucavano dal praticello vicino.

Anche loro credo ne avessero abbastanza di tutta l’acqua caduta in queste ore.

Quando mi sono accorto di quelle piccole e silenziose vite ho usato la torcia del cellulare per vedere dove stavo mettendo i piedi, non volevo schiacciarne qualcuna inavvertitamente.

Poi, tornato a casa, ho cominciato a cercare risposta alla mia domanda e ho scoperto che in inverno le chiocciole scavano un buco nel terreno e dopo essersi letteralmente “tappate” dentro la loro casa cadono in una sorta di letargo, fino alla primavera successiva. Analogamente accade quando il caldo è eccessivo: fanno un bel buco nel terreno e producono una sorta di cemento che chiude ermeticamente la loro casa impedendo così ogni evaporazione; figuratevi che in questi periodi passano dalle normali trenta pulsazioni al minuto a soli quattro battiti.

La cosa però non mi ha soddisfatto del tutto: come fa un invertebrato a scavare la terra? A questo punto credo che sia tutto un lavoro di bocca, figuratevi che le lumachine appena nate “mangiano” terra per alcuni giorni prima di uscire alla luce del sole.

Ho scoperto anche che le chiocciole sono ermafrodite.

Che passano gli anni della loro vita, anche 5 o più, sempre nello stesso pezzo di terreno.

Amano i noccioli.

Che accorrono all’odore della birra e ne bevono fino a morirne.

Che la loro bava è incredibile perchè è come un cuscino che permette loro di avanzare senza attrito su qualsiasi superficie.

Che quella stessa bava, liquida, va a ricostruire il loro guscio quando per qualche motivo si rompe.

Che quella stessa bava, non trattata, fa davvero bene per tutte le problematiche dermatologiche.

E io che dovevo andare a dormire presto, ho perso un’ora e mezza a leggere e vedere cose sulle chiocciole!

Quello che posso dire è che non c’è nulla che non sia segno: in tanta piccolezza quanto Mistero. Basta solo raccogliere la sfida di ciò che vediamo senza avere in mente sempre e solo i nostri pensieri.

dalla liturgia ambrosiana:  

Lunedì della II Domenica dopo il martirio del Precursore 

Vangelo secondo Luca  (17,1-3a.)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!».

Spesso devo fare i conti con queste parole; l’essere spesso in condizione di stare davanti a tutti mi da una coscienza più chiara della possibile colpa di “scandalo” che posso dare per l’estrema varietà e bruttura dei miei limiti.

Ma questa posizione è una sfida vera perchè mi costringe ad accogliere l’idea che le quattro cose che faccio sono davvero un’opera sua e non il frutto della mia povertà.

E questo aiuta ad avere una corretta coscienza di sé.

Certo al mio “dare scandalo” posso sempre cercare una scusante ma resta vero il fatto che la sola cosa che abbiamo da mostrare non è la nostra coerenza ma la sua fedeltà, che ci cerca di continuo e non ci lascia mai. E’ solo lo stupore commosso per la fedeltà amorosa di Dio che ci può permettere di uscire dal nostro essere scandalosi.

Per i mesi estivi ci è chiesto di affrontare i capitoli otto e nove

credo possa valere la pena di accompagnare il lavoro insieme con una lettura personale e integrale del testo;

per non perdere la continuità del discorso

Scuola di Comunità
Il Senso Religioso
Capitolo nove

PRECONCETTO, IDEOLOGIA, RAZIONALITA’

E SENSO RELIGIOSO

Per quanto ci interessa, due sono le radici principali di un preconcetto bloccante. …

Quella che chiamerei l’«autodifesa sociale del preconcetto» 

La seconda radice di un preconcetto che stoppa la ragione e la conoscenza è data dal pensiero comune, dal muoversi in base a quello che gli altri pensano.

E quanto spesso questa seconda radice è in noi, nelle persone che abbiamo intorno e nel mondo, per decidere come in realtà debbano essere le cose, condizionando pesantemente la libertà delle persone. 

Buon lunedì ,
donC