Mercoledì 29 gennaio 2025

In realtà non lo conosco ma in questi ultimi anni è la terza volta che lo incrocio a san Pio. Arriva dal profondo sud, ha fatto il pompiere sino alla pensione, e ora viene a Milano per far curare la figlia al Besta, a due passi da noi.

Evidentemente la figlia non guarisce e, anzi, si aggrava. Stanno qui a Milano il tempo delle cure e poi tornano a casa, lui, la moglie e la figlia.

Attraversa l’Italia per avere le cure adeguate e lo fa con un misto di rassegnazione e di speranza; e, ogni volta, la prima cosa che fa è venire a san Pio a salutarmi e confessarsi, come se da sempre camminassimo insieme. E tutte le volte mi chiede di mettere davanti a Gesù tutta la fatica di quella ragazza che “non ha altra vita che il dolore”.

Mi viene alla mente il vangelo della scorsa domenica, quello della sacra famiglia, che scappa dalla propria terra per poter dare un futuro a Gesù. Solo che a quest’uomo non è comparso nessun angelo, parla, e vince, in lui il suo cuore di padre.

Come posso non chiedere per loro la Grazia; che il loro “Erode” sparisca e loro possano tornare alla loro casa, alla loro terra? In realtà c’è bisogno soprattuto che la Grazia che ha toccato noi arrivi sino ad essere certezza per il destino di ogni uomo, altrimenti continueremo a chiedere solo che le cose possano cambiare. Ma noi siamo certi che nulla tuo toccare chi ha il coraggio di dire: “sia fatta la tua volontà”.


dalla liturgia ambrosiana:


In quel medesimo giorno, venuta la sera, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Vangelo secondo Marco 4,35-41.

Mi affascina moltissimo il particolare dello spostarsi “venuta la sera”; durante il giorno si fa, si opera, la sera ci si sposta verso un nuovo luogo, verso un nuovo compito. Per Gesù la sera non è riposo, è un continuo mettersi nella condizione di operare un nuovo passo. Come sarà nella tragica notte del Giovedì santo.

Per noi la sera, la notte, sono sinonimo di finire, di chiudere, e quindi di riposare; per Gesù invece la sera è questo mettere le condizioni per ricominciare.

Come poi possa dormire in una barca piena d’acqua credo che sia un mistero. O forse, più probabile, si tratta di un’immagine forte per dire che le circostanze, anche una tempesta, non lo sconvolgevano affatto: il sonno è come l’indice della tranquillità, del non essere determinato dalla circostanza. Per questo mi pare importante semplicemente sottolineare che per vivere tutto in pienezza occorre davvero una sicurezza che sia salda, occorre la fede. Altrimenti le circostanze ci schiacciano.


Scuola di Comunità
IL SENSO RELIGIOSO

5. La legge del cuore

Comunque venga applicata questa categoria del bene perché è bene, e del male perché è male, è inestirpabile. Perché risponde a una destinazione ultima, risponde al nesso con il destino.


Quindi non è una capacità dell’uomo riconoscere che ciò che il cuore desidera è davvero giusto ma è semplicemente il “nesso con il destino” di cui siamo costituiti che ci rimanda alla verità del nostro desiderio innato.

Possiamo anche vivere nella più totale smemoratezza ma il nostro tendere è sempre al bene e alla negazione del male; è poi la nostra riduzione che ci rende capaci di operare il male anche se tendiamo al bene. Quando l’uomo non vive guardando al destino che lo compie ma solo al presente che lo soddisfa allora nasce la tensione al male.


Commenti

Una risposta a “Mercoledì 29 gennaio 2025”

  1. Lucia Porro

    Finalmente e con immenso piacere ho l’opportunità di esporre il mio pensiero a donC. Leggo SEMPRE il suo blog, e la ringrazio perché i suoi commenti al vangelo, commenti ai fatti di vita vissuta sono un grande aiuto per me, per proseguire nonostante le tante difficoltà ( tutti ne abbiamo) le giornate con voglia e serenità pregando Gesù che mi sia SEMPRE vicino e sia sempre il mio punto di riferimento. Grazieeee di cuore 💓 🙏

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