Mercoledì 9 aprile 2025

Sfido io!
Ieri sera, il prima e dopo cena sono stati segni assoluti.
Prima è arrivata una coppia, amici di amici e di cui ora nemmeno ricordo i nomi, li dovrei ricercare, che dopo alcuni mesi di convivenza hanno deciso di mettersi a capire cosa significhi sposarsi; uno dei due nemmeno crede, ma non ci ho messo troppo a far riconoscere a entrambe che quel vivere insieme non esaurisce, ma amplifica, il desiderio di poter dare tutto per l’altro.
A cena avevo invece una dozzina di ragazzi, accoglievamo e cominciavamo a conoscere una loro coetanea che mi ha chiesto il Battesimo. Una ragazza che, lucidissima, ci ha raccontato di sè, della sua ricerca solitaria e della grande domanda che l’ha spinta a iniziare a studiare da sola la Bibbia. Una cena semplice e tranquilla dove ciò che è emerso è che occorrono delle ragioni serie per dire di sì a Gesù, per impegnarsi a stare con Lui. Il desiderio senza regola presto si arena su sé stesso.

Dicevo iniziando: sfido io, perché andando a dormire mi ritrovavo nelle posizioni che hanno portato quegli amici a fare un passo: il desiderio di dare tutto e il bisogno di dare un nome a quella tensione che anima la vita.
Io certe volte me ne posso anche scordare, ma quei ragazzi mi rimettono sempre e subito di fronte a quel desiderio.


dalla liturgia ambrosiana:

In quel tempo.
Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

Vangelo secondo Luca 18,31-34.

Gerusalemme, in Luca, è il punto di arrivo, il luogo dove tutto si compie. I discepoli sapevano che stava per accadere qualcosa di mirabile ma non capivano la disfatta, la morte, la solitudine, per loro esisteva solo la gloria vittoriosa che avevano visto nei miracoli e nella compagnia con Gesù: per loro la vittoria era già accaduta, era l’incontro con Lui.
Per Gesù la vittoria è invece il vincere tutto, l’abbracciare tutto della vita, anche il rifiuto e la violenza; Gesù non si accontenta di conquistare il nostro cuore, non vuole vincere solo una battaglia, vuole che il nostro cuore sia per sempre suo.
E se anche noi non cominciamo a desiderare tutto continueremo a non capire che cosa c’entrino la malattia e la morte con la vittoria di Cristo.


Scuola di Comunità
IL SENSO RELIGIOSO

  1. Il fattore libertà di fronte all’enigma ultimo

E’ attraverso la mia libertà che il destino, il fine, lo scopo, l’oggetto ultimo può diventare risposta a me. Non sarebbe umano un compimento dell’uomo, non sarebbe compimento dell’essere umano, se non fosse libero.

Il Destino bussa alle porte della mia vita ma poi spetta a me decidere cosa davvero mi interessa e compie. Solo chi si concepisce in ricerca, desideroso di una pienezza definitiva, mette in gioco tutta la propria libertà e si trova a desiderare che l’avvenimento dell’incontro prenda tutto.
Accade così che il compimento, la rivelazione del Mistero alla nostra vita, si sottomette alla nostra libertà, alla nostra disponibilità a stare davanti al nostro cuore.


Commenti

Una risposta a “Mercoledì 9 aprile 2025”

  1. Caro Don Cesare che grazia hai nel tuo ministero , puoi proprio dire di essere preferito grazie perché ci dici che ognuno di noi è chiamato per nome buona giornata!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *