Venerdì 27 giugno 2025

Ieri, nella seconda parte del pomeriggio c’è stato un violento temporale che poi è continuato a ondate sino a sera. Oggi c’è un sole stupendo e un sacco di luce.
Come ieri mattina non avrei detto che in giornata avrebbe piovuto, così ieri sera non avrei potuto dire che oggi sarebbe tutto cambiato al bello.
Così come non so che tempo ci sarà questa sera.
In questo senso la montagna, così apparentemente stabile e imperturbabile, è davvero capricciosa e volubile: del caldo sale, del freddo scende e tutto cambia rapidamente.

In montagna si vive di istanti come a Milano non può succedere. E questo credo sia il valore assoluto di questi posti: non c’è nulla di scontato e, soprattutto, non c’è nulla di definitivo su cui riposare: ogni giorno si ricomincia!
E ricominciare è la cosa più grande e bella di tutte: cominciare di nuovo un’amicizia, un rapporto, un lavoro, una passione, … è la grande occasione di essere protagonisti di noi stessi e di tutto ciò che ci capita di fare o di dover fare. Questa instabilità per vivere di istanti è il regalo più grande che ci è fatto oggi: una passione per il presente che diviene passione per la vita intera.

Il sì di oggi è il si dell’intera vita.
Per questo siamo fatti della nostra storia.


Infine una piccola sfida: domenica sarà il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, giornata che da secoli la Chiesa usa per esprimere la propria gratitudine al Papa; questo impegno di gratitudine spesso nelle parrocchie non viene nemmeno ricordato.
Dato che il nuovo pontefice ha bisogno di essere sostenuto mi pare possa essere significativo aderire molto concretamente alla proposta che la chiesa da sempre fa: siamo invitati a pregare per il Papa e a raccogliere offerte per la sua carità.
Sotto vi lascio il sito dove poter capire di più e che potete utilizzare.

https://www.obolodisanpietro.va/it.html



dalla liturgia ambrosiana:

In quel tempo.
Il Signore Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Vangelo secondo Luca 15, 3-7.

Cuore di padre; è questo che riassume il senso di questa parabola dove il tema è il pastore che ama il suo gregge, amando una per una le sue pecore. E questo credo sia anche il senso di una festa come quella di oggi: vogliamo ricordare il cuore immenso di Dio che spalanca a ciascuno perché ciascuno possa imparare ad amare con la stessa intensità e passione.
Amare con il cuore di Gesù, imparare anche solo a vedere l’amore immenso di quel cuore divino, ci rimette nella condizione del desiderio più vero: vivere con la stessa misura verso tutti.
Chiediamo il coraggio di uno sguardo fisso “sul cuore” di Cristo perchè si dilati la misura del nostro cuore e si possa amare senza misura.


Scuola di Comunità
IL SENSO RELIGIOSO


1. Forza motrice della ragione

Ulisse, l’uomo intelligente che vuole misurare col proprio acume tutte le cose. Una curiosità irrefrenabile: egli è il dominatore del Mare Nostrum. …
Ma al di là di questo mare nostrum che possiamo possedere e misurare che cosa c’è? L’oceano del significato.


Commenti

Una risposta a “Venerdì 27 giugno 2025”

  1. Mirella

    Dolce cuor del mio Gesù fa ch’io t’ami sempre più, dolce cuore di Maria siate la salvezza dell’anima mia.
    questa giaculatoria me l’ha insegnata mia mamma quando ero piccolina , e ora che ho qualche anno di più la ripeto ancora durante la giornata.

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