Venerdì 7 novembre 2025

La porta!
Una delle attività principali dei mesi invernali, per un cappellano portinaio, è quella di chiudere la porta a vetri che dall’oratorio porta alla strada. Oddio ci sarebbe anche un cartello, sia all’interno che all’esterno, che chiede di chiudere quella porta. Ma a san Pio siamo in un quartiere malfamato, con uno scarso livello di istruzione e quindi pochi riescono a leggere quelle quattro parole scritte in stampatello e in grande, grandi e piccoli fanno fatica.

Ieri sera mi usciva il fumo dalle orecchie, come si vedeva una volta nei cartoni animati alla TV, per questo aver chiuso quella porta almeno cinquanta volte in un pomeriggio, andando incontro a quelli stessi che poi vengono a dirti che le aule sono fredde quando ci sono almeno venti gradi.

Tutto poi si è acquietato in me quando ho letto il messaggio di un’amica che, con un’aria di lecito trionfo, mi scriveva che il marito le aveva chiesto di accompagnarlo a Messa, avendo subito da pochi giorni un’operazione complessa e parecchio invasiva.
Come si vive male quando si pretende, fosse anche il giusto, e come si è lieti, anche nel dolore e nella prova, quando si è così semplici da dire “eccomi”.
Sono andato a dormire rassegnato: se voglio dire sì a ciò che mi è chiesto dovrò chiudere quella porta fino alla fine di aprile.
Lieto di farlo.


dalla liturgia ambrosiana:

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Vangelo secondo Giovanni 14, 2-7.

Due osservazioni distinte: la prima è che Gesù ci tiene proprio a mettere in luce che la Sua misericordia ci prende tutti nella rete, una rete che è “dimora”, siamo presi per stare e non importa quanto grande sia il nostro limite. Che ci siano molte dimore dice anche che quel luogo che è per tutti è anche per ciascuno, con le proprie storie e con i propri carismi, non c’è nessun bisogno di essere uguali, occorre che ciascuno sia sé stesso. E Gesù prepara un posto per ciascuno.

Seconda osservazione, la domanda di Tommaso: di per sè è una domanda lecita e sensata, come si può sapere la via se non si conosce la meta? Eppure la questione per Gesù è evidente, Lui non è solo la via ma è anche la meta del nostro pellegrinare: Quello che sappiamo, avendo, come Tommaso, incontrato Gesù, è che tutto ciò che possiamo chiedere alla vita è restare con Lui.
Stare con Gesù e volerci stare sempre è anche la strada per conoscere e amare Colui che Gesù ce lo ha donato, il Padre.

Chiediamo per oggi la libertà di essere noi stessi e non quello che pensiamo dovremmo essere e, insieme, chiediamo che stare con Gesù sia la sola nostra continua ricerca dentro la vita.


Come non soffermarci un momento alle parole di san Giovanni Paolo? Secondo il santo pontefice polacco la fede va accolta, pensata e vissuta; tre passi diversi e indispensabili che sono richiesti a ciascuno di noi, accogliere è vivere la dimensione della Grazia, la fede come un dono che è fatto a ciascuno e che ciascuno può anche rifiutare; secondo, la fede va pensata perchè non basta un riconoscimento, occorrono anche delle ragioni solide e valide per poter abbracciare ciò che si è incontrato e che, per essere vissuto, ci chiede tutto. Infine la fede va vissuta, cioè deve divenire sempre più il passo che spinge dentro le giornate, i rapporti e anche dentro tutte le circostanze delle nostre giornate, una fede che non si vive resta astratta.
il giudizio quindi è l’indicatore chiaro di una vita di fede reale e consistente.


Commenti

2 risposte a “Venerdì 7 novembre 2025”

  1. mirella crotti

    nessun commento vorrei solo sapere quando fai il ritiro d’avvento.
    spero non sia già accaduto.
    Mirella crotti

    1. doncesare

      Ciao, non seguendo più la fraternità di Crema non farò più il ritiro d’Avvento.
      A san Pio lo fa già don Marco e quindi io mi sono messo a riposo.

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