Martedì 29 luglio 2025

Ieri abbiamo avuto due “commenti” di amici che hanno scelto di lavorare pubblicamente, non so se siano pochi o tanti ma sono un dono di cui ringrazio.

Rilancio la cosa e vi chiedo di provare a scoprire, e raccontare, ciò che ieri ti è capitato di scoprire dell’amore di Dio per te, per la tua vita.


dalla liturgia ambrosiana:

Marta di Betania è nominata insieme a Maria nei vangeli in un passo di Luca (10, 38-42) e, con l’aggiunta anche del fratello Lazzaro, in due passi di Giovanni (Gv 11, 18-40 e Gv 12,2). Marta appare come una vivace discepola del Signore, di fede intraprendente, ospitale. Verosimilmente, Luca vede impersonata in lei una dimensione della vita della chiesa: la diakonia alle mense (cfr. At 6, 1-6), in feconda tensione con gli altri ministeri ecclesiali e con la dimensione della fede come ascolto, recettività silenziosa della parola della grazia, che viene messa in primo piano dalla sorella Maria. Nella letteratura patristica, soprattutto in ambito monastico, venne interpretata come modello della vita attiva, a fronte della sorella Maria, modello della vita contemplativa.
Le due sorelle vissero l’intervento di Gesù che riportò in vita Lazzaro, sperimentando il suo amore per loro.
Durante l’angelus del 21 luglio 2019 papa Francesco ha affermato che lo stile di Marta e Maria deve essere scelto da ogni cristiano, perché propone due atteggiamenti fondamentali, «da una parte, lo ‘stare ai piedi’ di Gesù, per ascoltarlo mentre ci svela il segreto di ogni cosa; dall’altra, essere premurosi e pronti nell’ospitalità, quando Lui passa e bussa alla nostra porta, con il volto dell’amico che ha bisogno di un momento di ristoro e di fraternità».
Dal XII secolo la memoria di Marta è celebrata nella Chiesa d’occidente il 29 luglio, ottava della festa di Maria di Magdala. Il suo culto si diffuse specialmente in Provenza in forza della leggenda che racconta che i santi fratelli di Betania, partiti dalla Palestina, si sarebbero trasferiti sulle coste provenzali. A partire dall’anno 2021 papa Francesco ha stabilito che la memoria di Marta sia associata a quella dei suoi fratelli Lazzaro e Maria, in quanto quella famiglia, insieme, è testimonianza di ospitalità, ascolto, fede nella resurrezione.

In quel tempo. Mentre erano in cammino, il Signore Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Vangelo secondo Luca 10, 38-42.

Cosa racconta a te, di te, questo brano del vangelo?


Commenti

6 risposte a “Martedì 29 luglio 2025”

  1. Marta: quella che ha capito che il “lavoro duro” è un’ottima anestesia contro il dolore e la fatica della vita.
    Maria: solo la più fortunata perché per carattere e condizione più portata all’ascolto ed al silenzio.
    Marta e Maria siamo mio marito ed io ma con un paradosso: mio marito un gran “lavoratore” ma molto più attento di me agli altri e sempre disponibile ad aiutare; io amo di più ascoltare e cercare di capire ma alla fine mi rendo conto di non essere in realtà vicino a Gesù né ai miei fratelli. Il desiderio c’è ma la mia “paralisi ” anche!

  2. Io mi sento molto Marta e soffro del richiamo che le fa il Signore: “tua sorella ha scelto la parte migliore”. D’altra parte che cosa fa di Marta una santa? Io non sarò mai come Maria, ma come posso imitare la santità di Marta? Penso facendo le cose per Gesù, contemplando Lui presente in quello che faccio. Per il mio modo di essere Ora et Labora è la sintesi tra Maria e Marta che me le rende più abbordabili.

  3. A me commuove quel…”Maria ha scelto la parte migliore… ” Per me è diventata una domanda: ” Donami occhi per vederTi e un cuore grande per amarTi! .
    Ma soprattutto…”e non le sarà tolta.”… Non dice , dai un po’ peruno! No, non le sarà tolta, tutta intera! Se tu scegli Lui, Lui non ti toglierà nulla!!! Che Grazia! Che pace!

  4. Valeria

    Il nostro parroco non e’ del movimento ma ci vuole bene.
    Dopo il COVID abbiamo iniziato ad invitarlo a cena o a pranzo. Poi, dopo qualche invito, gli abbiamo detto ” quando ti va di venire da noi chiama”.
    Da allora spesso manda mex chiedendo di poter pranzare con noi e ci dice” per stare un po’ in famiglia”.
    Presentandoci una sera ad un seminarista ha detto che noi siamo come la casa di Betania. Mi ha sorpresa questa presentazione perche’ per noi l’ospitalita’ e’ quasi scontata .
    Quando sento questo vangelo mi viene da sorridere .

  5. Al lavoro, in questi giorni c’è poca gente. Soprattutto perché tanti colleghi hanno cominciato le ferie. Si trova parcheggio subito, non c’è la fila alla macchinetta del caffè e gli uffici sono mezzi vuoti.
    Di solito mi piace trovare il “casino” al lavoro, e avere ritmi più sostenuti, perchè forse, penso, il “fare” mi dà l’idea dell’essere in cammino, di agire.
    In questi giorni posso invece godermi più quiete.
    E la quiete mi richiama proprio alla dimensione del silenzio, dello stare in ascolto del Maestro, come mi propone oggi la figura di Maria.
    E allora mi chiedo: non è essere in cammino anche questo? Stare semplicemente in presenza di Gesù, così come sono ed “arrichirmi” di Lui?

  6. Miriam B

    Il Vangelo di oggi colpisce sempre nel segno del mio cuore. Mi sono sempre comportata come chi ha la “coda di paglia” quando lo leggo….. penso subito: “ma come? Povera Marta! Lasciata sola a fare tutto mentre Maria si gode la compagnia bella!”….. ma dentro non posso non ammettere a me stessa che quando “mi affanno per tante cose” spesso lo faccio perché non ho l’umiltà di chiedere aiuto ad altri, lo faccio perché voglio rinfacciarlo poi a chi non mi ha dato una mano o lo faccio perché così qualcuno possa lodarmi… Maria semplicemente se ne frega di quello gli altri possono pensare di lei e va dritto a ciò le sta più a cuore… di tutti i pensieri e le riflessioni che questo bravo può suscitare, nel mio cuore questo è il più immediato…

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